Nel concetto dei Toscani, chi non è un uomo libero è un uomo grullo (Curzio Malaparte)
domenica 8 gennaio 2017
Ricordo di Lelio Lagorio, presidente della Toscana
Approfittiamo delle parole usate dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, per ricordare anche qui e onorare Lelio Lagorio, scomparso ieri a 91 anni.
E' stato il primo presidente della moderna regione Toscana, dal 1970 al 1978.
Avvocato di professione, giurista stimato nel mondo accademico, allievo di Piero Calamandrei, socialista riformista di grande spessore, precedentemente era stato anche sindaco di Firenze, subito dopo Giorgio La Pira.
Guidò la regione per due legislature, la I e la II, alla guida di una maggioranza PCI-PSI, guadagnandosi il soprannome affettuoso di "Granduca di Toscana" per la statura intellettuale e la determinazione nell'esercizio del ruolo.
Successivamente fu assorbito dalla politica nazionale, arrivando a essere uno degli uomini più influenti del governo guidato da Bettino Craxi dal 1983 al 1987.
Il presidente del consiglio regionale Giani ha fatto in tempo a onorarlo nel parlamento toscano il 13 luglio scorso, durante la commemorazione della prima seduta del moderno consiglio regionale, avvenuta nel 1970 proprio quel giorno.
Se ne va un uomo con cui avremmo condiviso non tutto, ma di certo un forte senso della necessità che le comunità locali si autogovernino, che gli elettori possano scegliere i propri rappresentanti, che la democrazia sia coniugata nella sovranità popolare su ciascun territorio.
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